lo avrei fatto già da tempo, ma non sembra, nei week end spesso abbiamo un sacco di cose da fare, magari anche riposarci.
Ma per fotografare un'alba non ci si può alzare alle 10 solo perché è sabato. Anche se la sera prima sono andato a dormire dopo l'una, mi sono alzato verso le 6.00 e poco prima delle 7:00 lascio Pontestura.
Ecco l'itinerario:
Come al solito in queste occasioni, mi godo il viaggio in auto con molta calma. Ho seguito le indicazioni per il Santuario di Crea, ma non ho fatto l'ultimo tratto che porta sino al Santuario, mi sono fermato con l'auto davanti alla deviazione che porta sino al Santuario. Da lì, su uno spiazzo, ho sistemato il treppiede e ho aspettato l'alba. La visuale era molto bella e caratteristica: un vigneto con le foglie colorate dai toni caldi che caratterizzano la contrapposizione all'autunno nella speranza di renderlo meno uggioso e triste con foglie dai colori giallo e rosso molto accesi. Io ne vado matto.
Ormai soddisfatto, proseguo sulla stretta provinciale in direzione di Ponzano Monferrato, soffermandomi ad un'altra vigna che con la luce calda dell'alba sembrava in fiamme.
Era uno spettacolo che mi impediva di proseguire: gli effetti dati da queste foglie era impressionante. Il tutto ravvivato in particolare dai toni freddi del verde dei colli sullo sfondo sbiaditi da una leggera foschia.
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Ponzano Monferrato |
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Ponzano Monferrato |
Dopo qualche minuto, raggiungo Ponzano. Il centro è molto piccolo e mentre passeggio per le vie deserte del paese sento i rumori che piano riportano all'attività le persone che vivono in questo paese incantato.
Faccio diversi scatti rapito dai numerosi particolari, murali, architettonici, delle ortensie il campanile con l'orologio.
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Ponzano Monferrato |
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Ponzano Monferrato |
Nel frattempo, come preannunciato il paese comincia ad animarsi: delle braccia spuntano dalle finestre nel rituale dell'apertura delle persiane; spunta una testolina grigia che si guarda intorno come per abitudine; da una porta poco più in avanti, si apre un portoncino ed esce una donnina con una scopa e una paletta. Spazza il tratto di strada difronte al portoncino. Lo fa piano piano, non spazza le foglie dalla strada, ma le accompagna con piccoli gesti come si farebbe con dei piccoli di chissà quale razza di animale: le tratta con un rispetto che mi impressiona. Uno come me, o della mia generazione, forse non uscirebbe neppure a spazzare...figuriamoci farlo con quella cura di chi forse vede passare troppo lentamente il suo tempo nelle giornate autunnali.
Accendo appena e lentamente un sigaro toscano, che mi accompagnerà per gran parte della restante mattinata.
Seguo le indicazioni per Moncalvo. Dopo aver lasciato l'auto, faccio due passi in centro in particolare, nella piccola parte storica a ridosso della piazza centrale dove domina il teatro civico, ritrovo di molti anziani del paese, almeno alle 9:00 del mattino.
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Moncalvo |
Fra i diversi scorci che ho avuto occasione di vedere, devo ammettere, senza grande preparazione delle cose da fotografare in questo centro del Monferrato, mi ha colpito in particolare un bel vedere che sembra essere il simbolo del centro cittadino.
I mattoni rossi caratterizzano gran parte di questa struttura, come molte altre della zona, con archi che costeggiando una piazza finiscono verso una valle che si trova a oriente caratterizzata dai tipici colle del Monferrato dove è possibile scorgere nella foschia torri e campanili.
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Moncalvo |
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Moncalvo |
Come sempre, nella pagina delle
foto trovate la sequenza completa.