domenica 23 maggio 2010

Facebook...

A parte che da qualche mese trovo più interessante TWITTER di FB...sarà l'età...



Si sente sempre di più parlare di violazione della privacy, anche se forse violazione è una parola esagerata, ma sicuramente FB in questi anni è diventato sempre meno flessibile, sempre meno facile da interpretare nelle sue norme, sempre meno trasparente nella gestione delle informazioni dei propri utenti.

Se ne persino interessato il New York Times. Sembra che dovremo coinvolgere il bravo professore Robert Langdon per interpretare il codice Facebook: questo è il simpatico titolo dell'articolo di POST che riporta lo schema fatto da New York Times per semplificare le norme sulla  privacy elaborate da MR Mark Zukerberg e dai suoi sapienti avvocati che contengono più parole della intera costituzione delle USA.

Da il POST

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