lunedì 21 giugno 2010

Provenza...4

Purtroppo è l'ultima mattina a L'isle sur la Sorgue. Salutiamo Jean Xavier ringraziandolo per l'ottimo servizio, riservatezza, gentilezza e i sorrisi somministrati in queste mattine...
Termidoro
Salutiamo anche Termidoro che nonostante siamo con le valige in mano e zaini in spalla e li che ci invita a tirare lontano una pigna o un pezzetto di legno, per riportarcelo.
Solliès Toucas 
Partiamo con direzione sud-sud-est verso SollièsToucas dove troveremo la nostra chambre d'hotes. Troviamo la casa di un viaggiatore, arredata in stile etnico con le foto alle pareti raffiguranti palazzi di fango e paglia dello Yemen, il deserti nigeriani, uomini in lunghe tuniche bianche. Un viaggiatore. Frederic mette i soldi da parte per un viaggio epico: Vietnam, Cambogia, Laos e Thailandia un viaggio di 3 mesi...lo ammetto lo invidio...forse dovrei imitarlo. Ma non è facile essere liberi...
Senza troppi indugi parlando del nuovo padrone di casa, ci avviamo a Hyerés, in particolare ci spingiamo alla punta estrema a sud di una sottile linqua di terra dalla quale partono i traghetti per le mitiche isole Porquerolles.

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Indicazioni per Notre Dame
la spiaggia
Sono ormai le 13.30 passate quando entriamo al ristorante sul mare per divorare il nostro kg a testa di mulle fritte che personalmente adoro con il Roquefort. Dopo questa breve ma intensa sosta, decidiamo di raggiungere, a piedi,  la spiaggia che secondo la cameriera è al momento: per orario e giornata, la migliore: la spiaggia di Notre Dame situata lungo la costa nord sul lato orientale.



il nostro amico...Jhonatan
Lungo la passeggiata, di circa 45', facciamo diverse foto e incontriamo numerose persone che in bici vanno e vengono lungo lo stesso sentiero. il profumo dei fiori ci fa compagnia, assieme a gabbiani che volano bassi tra i pini marittimi. lungo il sentiero sul lato interno all'isola i vigneti ci seguono allineandosi ed incrociandosi alla nostra vista mentre procediamo spediti alla meta. Raggiunta la spiaggia, dobbiamo dare credito a quanto ci aveva raccomandato la signorina al ristorante un'ora prima. Ci mettiamo in costume e ci rilassiamo: leggendo, dormicchiando e scrivendo sul taccuino i passi salienti di queste giornate che Vi ho raccontato sul questi post.
Il giorno dopo con dovuta calma ci apprestiamo al rientro: è sabato e non abbiamo incontrato alcuna coda o rallentamento. 


mercoledì 9 giugno 2010

Provenza...3

Dopo la solita ma graditissima colazione, trascorriamo la mattinata nella ridente cittadina di L'isle sur la Sourge che, come altri mercatini visti nella zona, troviamo incantevoli... ci dilettiamo nella scelta dell'olio: solitamente meno aromatici di quelli che troviamo nelle nostre regioni, più delicati, per i più patrioti non sanno di nulla, ma personalmente li trovo gradevoli. Come in ogni mercatino che si rispetti, troviamo: ceramiche, dipinti, sculture, formaggi, pesci, tessuti, prodotti (paté di olive nere e verdi, carciofi, pomodori secchi etc etc), carni, insaccati, salumi, pane, olio...
Non so perché, ma il mercato del sabato dove vivo io, non mi fa lo stesso effetto: forse perché c'è poco chilometri zero come si usa dire di questi tempi. Dove vivo io chi vende tessuti sono cinesi o di altre nazionalità che hanno comprato in via Sarpi a Milano dai cinesi, la frutta arriva da là, la verdura invece da quell'altra parte, il pesce...no comment, i formaggi da tutta Italia, non dico che manchino i prodotti locali, ma ci sono anche loro anziché solo loro. E poi manca l'arte: nessuna scultura o rappresentazione artistica che non vada al di là delle stampe con i soliti angioletti con personalmente non tollero più... 
la sourge


Dopo diversi giri, assaggi e acquisti ci dirigiamo a Fontaine de Vaucluse. appena 20' di macchina verso est. Un piccolo paese avvolto dalle acque di questa sorgente che ha visto diversi tentativi di esplorazione da diversi speleosub, anche se solo un robot ha raggiunto il fondo a 308 mt nel 1989 il Spelenaute S.S.V..
Qui Petrarca ha creato i suoi versi Chiare fresche e dolci acque per la sua Laura.
Dopo una fresca e rigenerante insalata nizzarda, risaliamo le acque sino alla fonte lungo una catena di bancarelle di saponi e vestiti di lino bianco. Visitiamo inoltre la cartiera alimentata dall'energia dell'acqua tramite un poderoso mulino tuttora funzionante.
Giornata fantastica. Sole e cielo azzurro.
Al ritorno alla chambre ho il tempo per portare avanti il quarto capitolo del mio racconto.
La sera ceniamo con una favolosa crepes di grano saraceno e birra...ahhhh



Provenza...2

è il 2 giugno, da noi sarebbe festa, ma qui no...la vita prosegue regolare come un normale giorno feriale, ma non per noi...
Palazzo dei Papi
Dopo la colazione a base di baguette, burro, marmellata, caffè lungo e the partiamo per Avignone.
Lasciamo l'auto nel sottoparcheggio a 3 livelli la cui uscita ci porta direttamente sulla piazza del Palazzo dei Papi. Dopo qualche minuto di ambientamento ed aver osservato dall'esterno l'immensità di questo palazzo ci avviamo alla biglietteria. Nell'avvicinarmi al Palazzo, mi rendo condo delle dimensioni: mi fa riflettere sulla soggezione che doveva incutere a chi vi si avvicinava e chissà se tutti vi si potevano avvicinare. E' una fortezza a tutti gli effetti.
Entriamo al Palazzo dotati di audioguida verso le 11.00 per uscire non prima delle 15.00. Visita oggettivamente lunga, ma completa, interessante. Il Palazzo è enorme e purtroppo non visitabile del tutto. Ci viene, per fortuna, ricordato come mai i Papi sono finiti da Roma ad Avignone e stanza per stanza ci viene spiegato: uso, come questo sia variato nelle diverse epoche o anche Papa dopo Papa. Le stanze migliori: quelle che non si possono fotografare: le stanze private dei Papi.
Usciti in una assolata Avignone con il Mistral che soffiava, andiamo a mangiare una piccola insalata preconfezionata.
Dolci!!!
Ponte di Saint Benézet
Sempre a piedi, seguiamo i consigli di un tour "rosso" nella parte occidentale della città fortificata. In piena sindrome di Stendhal, non riusciamo a godere a pieno di quanto la città ci offre, difatti non visitiamo nessun altro museo, piuttosto ci siamo soffermati in una piccola bottega di dolciumi tipici e non...PAURA!
Proseguendo visitiamo il ponte spezzato di Saint Benézet sul quale vi invito ad approfondire la leggenda che lo riguarda,,,
Ancora con il sole alto, dopo un aperitivo a base di birra e formaggi francesi, facciamo rientro a L'Isle sur la Sourge.
La sera, passeggiata, cenetta e poi a ninna.

domenica 6 giugno 2010

Provenza...1

Come le altre volte, è stata una bella esperienza. Il tempo è stato splendido con un cielo azzurro e senza nuvole, un sole che marcava nettamente ogni dettaglio: piante, acque, monumenti...
Per la selezione di foto...

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Questo è il percorso definitivo. Dopo circa 5 ore di viaggio, arriviamo al Chemin Du Petit Langhien nei pressi di  L'isle Sur la Sorgue. La casa, immersa nella campagna provenzale Avignonese, è circondata da un giardino con prati, alberi e fiori. Sistemate all'ombra di alcuni alberi, invitanti sedie a sdraio. A fare compagnia uno splendido cane di nome Termidor  che vi potrebbe perseguitare finché non gli tirate qualcosa da dovervi riportare.
A due chilometri dalla chambre dhotes, si trova L'Isle Sur La Sorgue. Un paesino incantevole attraversato da numerosi canali provenienti dalla vicina Fontaine De Vaucluse.


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Dopo il nostro arrivo alla Chambre D'hotes, facciamo due passi tra le caratteristiche vie, negozi ormai chiusi e i canali dove l'acqua scorre veloce e muove qualche mulino.
Dopo cena facciamo due passi nel centro illuminato da gelaterie e brasserie. Torniamo alla chambre per un adeguato riposo dopo la lunga giornata...

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